Nell’era delle Grandi Dimissioni, un’azienda in grado di attrarre talenti è sicuramente più avanti dei suoi concorrenti. Dopotutto, le aziende sono fatte di persone e senza di loro non c’è molto da fare. È interessante notare che esiste una forte relazione tra il cosiddetto purpose (scopo più grande) e la capacità delle aziende di attrarre e trattenere i talenti.

Che cos’è un’azienda orientata al purpose?

Il purpose è la ragione per cui la tua azienda esiste. È il tuo WHY. Nella vecchia scuola eravamo soliti considerare la sostenibilità (spesso chiamata Responsabilità sociale d’impresa) come qualcosa di “extra”, al di fuori delle operazioni principali di un’azienda.

Per fortuna ora le cose sono cambiate – o meglio, stanno cambiando! Le aziende hanno iniziato a riconoscere il ruolo fondamentale che un forte impegno nei confronti delle persone e del pianeta riveste per la loro attività. E questo, a sua volta, ha comportato un cambiamento di mentalità verso un modo completamente nuovo di fare business. 

Il modello purpose-driven è un modello di business in cui la sostenibilità non è solo un elemento aggiuntivo, ma una parte cruciale del processo decisionale. A tutti i livelli dell’azienda, dai dirigenti ai middle manager e a tutti i dipendenti. Un’azienda orientata al purpose è un’azienda che mette sullo stesso piano persone, pianeta e profitto. 

Per saperne di più su come costruire un’azienda orientata al purpose leggi questo articolo.

Talento e purpose vanno di pari passo

Più che mai le persone stanno lasciando il proprio lavoro. Dal Covid, i collaboratori hanno capito di aver bisogno di qualcos’altro, qualcosa di più. Hanno capito che non si sarebbero accontentati di un lavoro semplicemente perché ben retribuito. 

Ad esempio, solo nel Regno Unito, il 20% della forza lavoro prevede di lasciare l’attuale posto di lavoro entro la fine del 2022. In Italia, il 70% dei collaboratori tra i 26 e i 35 anni ha cambiato o sta pensando di cambiare presto lavoro. E tendenze simili si stanno verificando in tutto il mondo. 

Ma perché? 

I talenti sono alla ricerca di purpose. Vogliono far parte di qualcosa di più grande. E vogliono che i datori di lavoro facciano parte del cambiamento. 

Non sorprende che il 94% dei giovani consideri la crisi climatica la crisi più importante che il mondo deve affrontare oggi. E l’87% vuole essere parte attiva del cambiamento. E questo naturalmente non si limita solo alla vita privata…

Il 60% delle persone tra i 18 e i 34 anni pensa che il lavoro debba dare la possibilità di contribuire alla costruzione di un mondo migliore.

In sostanza, l’idea di lavorare per un’azienda senza un purpose, senza uno scopo più grande e senza un impegno tangibile al cambiamento non è proprio un’opzione. D’ora in poi, per attrarre i talenti le aziende devono passare a un modello di business orientato al purpose. 

Diventa l’azienda in cui approdano i talenti

Ok, le Grandi Dimissioni sono certamente un fenomeno preoccupante per alcuni. Ma non deve esserlo per te. Può anzi diventare un’enorme opportunità per la tua azienda. Il fatto che le persone lascino il lavoro significa che c’è una maggiore disponibilità di talenti straordinari in giro, alla ricerca di aziende con uno scopo straordinario in cui entrare.

Infatti, non è una coincidenza che il 50% delle persone di età compresa tra i 23 e i 38 anni prenderebbe in considerazione l’idea di lasciare il proprio lavoro per lavorare in un’organizzazione che contribuisce positivamente a questioni sociali e ambientali. In sostanza, quello che voglio dire è che la tua azienda può essere il luogo in cui questi talenti approdano, e non quella che lasciano!

Ed è assolutamente fondamentale iniziare presto. Perché più cresci, più il purpose diventa importante. 

Inizia il tuo viaggio verso il purpose il più presto possibile

Una volta attratti i talenti, devi assicurarti che rimangano appassionati alla tua azienda e che amino lavorare lì. Perché questo significa che resteranno. Ora, quando si tratta di 2-3 o anche 10 persone, questo è relativamente facile. Ma non appena inizi ad avere senior manager e poi middle manager, sarà più difficile mantenere le persone appassionate, soprattutto se l’azienda non è guidata da uno scopo forte, che va oltre il fare utili. 

Basti pensare che solo il 15% dei middle manager e dei non manager ritiene che il proprio scopo sia allineato a quello dell’azienda. In pratica la maggior parte dei collaboratori è disinnamorata dell’azienda in cui lavora. Ed è proprio per questo che devi iniziare a pensare al purpose fin dalle prime fasi del tuo percorso di crescita aziendale. 

La maggior parte delle aziende cresce sulla base di un modello commerciale orientato al profitto, ma una volta diventate “grandi” le persone iniziano ad andarsene. Si sentono scollegate dall’azienda, perdono la motivazione e alla fine se ne vanno. Da qui nascono situazioni come le Grandi Dimissioni. 

Tuttavia, se il purpose è fortemente radicato nella visione aziendale e nelle operations quotidiane, è più probabile che le persone rimangano legate a ciò per cui si sta lavorando. La passione per una causa, per un grande progetto, crea motivazione e la motivazione genera fidelizzazione. 

In particolare, si stima che le aziende che si preoccupano delle persone e del pianeta abbiano un tasso di fidelizzazione dei collaboratori superiore del 40% rispetto alle aziende senza un purpose ben definito. 

“I collaboratori cercano decisioni e comportamenti che possono essere orgogliosi di sostenere e gravitano verso le aziende che hanno un impatto chiaro, inequivocabile e positivo sul mondo”. 

Sii l’azienda in cui i talenti approdano, non quella che lasciano. Contattaci per iniziare il tuo viaggio verso un purpose più grande!